Vetro sintetico o plexiglass, quale scegliere?

Mech & Craft vende lastre e pannelli in plexiglass, valida alternativa al vetro.
Quando si parla di lavorazione di lastre, vengono subito in mente molti materiali, tra cui ovviamente il vetro. Tuttavia, specialmente negli ultimi tempi, sta prendendo sempre più piede la lavorazione del plexiglass, termine comune per indicare il polimetilmetacrilato, noto anche con l’abbreviazione PMMA. Il plexiglass è un materiale che viene privilegiato soprattutto nel design industriale per una serie di caratteristiche davvero eccellenti, a cominciare dall’elevato grado di trasparenza e dalla possibilità di personalizzarlo a proprio piacimento. Inoltre, il plexiglass viene spesso usato in sostituzione del vetro anche per la sua affidabilità in caso di urti: le lastre che hanno almeno uno spessore di 3 mm sono praticamente infrangibili, molto più del comune vetro.
“Ma allora è meglio il plexiglass o il vetro sintetico?”. Molto spesso, sui vari siti, si fa confusione tra vari materiali che vengono utilizzati per la lavorazione delle lastre. In realtà il vetro sintetico è solo uno dei tanti modi in cui può essere identificato il plexiglass, che in alcuni casi viene individuato anche come Plex o Perspex. Il PMMA, come detto, ha una trasparenza tale da consentire il passaggio quasi completo della luce (siamo intorno al 90%), andando ad evitare anche la dispersione ottica: un risultato che fa sì che il plexiglass venga maggiormente considerato rispetto al vetro, che consente il passaggio della luce all’80%.
Ma i vantaggi, rispetto al vetro, non finiscono di certo qui, dato che il plexiglass ha una resistenza ai raggi UV davvero di altissimo livello, oltre ad un enorme isolamento termo-acustico: caratteristiche che lo rendono largamente preferibile per tutta una serie di usi. Ma a giocare un punto decisivo a favore del polimetilmetacrilato è certamente il fatto che può essere lavorato con una certa semplicità, anche perchè è molto più leggero rispetto al vetro ed è possibile quindi procedere al taglio di lastre di grosse dimensioni senza particolari problemi. Ma allora tra vetro e plexiglass la bilancia pende esclusivamente a favore del PMMA? Non del tutto, perchè anche il plexiglass presenta effettivamente qualche piccola criticità.
Ad esempio la resistenza alle alte temperature vede il vetro decisamente vincente rispetto al plexiglass. In caso sia presente una fonte di calore davvero eccessiva, il plexiglass può infatti incorrere nella fusione. Tuttavia, rispetto a quelle in vetro, le lastre di PMMA non sembrano soffrire troppo lo “shock termico”, ovvero lo sbalzo improvviso: l’efficienza complessiva nei confronti delle fonti di calore non sarà come quella del vetro ma, se pensiamo ad esempio alle lampade a LED, (ormai largamente utilizzate anche negli ambienti domestici, ndr) ecco che l’utilizzo del polimetilmetacrilato può e deve essere quello più gettonato.
A proposito di utilizzi finali: quali sono quelli più indicati per il plexiglass? Per quali settori viene maggiormente richiesta la lavorazione delle lastre in PMMA? Sicuramente l‘edilizia è uno dei campi principali per questo materiale, che può essere lavorato nel migliore dei modi tramite il taglio laser: pensiamo ad esempio alle vetrate di sicurezza, le pareti divisorie, ma anche a parapetti e a lucernari. Molto spesso le lastre in plexiglass sono utilizzate anche nella nautica e, ovviamente, per l’arredamento degli ambienti interni di un’abitazione. Sono davvero molti gli accessori per la casa che possono essere realizzati con il PMMA: mobiletti dal design moderno, ad esempio, ma anche vasche da bagno e appunto lampade di ogni genere.
Tuttavia il settore dove la lavorazione del plexiglass è più richiesta è probabilmente quello della pubblicità. I cartelloni pubblicitari sono l’esempio più lampante, ma il PMMA è il materiale più indicato anche per la realizazione di insegne, display e teche per allestimenti standistici, senza dimenticare una destinazione molto importante come quella delle targhe per uffici o segnaletica, che nella stampa digitale di grande formato trovano sempre un ampio riscontro.