Lavorazione 3D

Mech & Craft effettua lavorazioni 3D da lastre o anche da un pezzo singolo di Plexiglass, tramite la fresatura meccanica una lavorazione per asportazione di truciolo con cui ottenere una vasta gamma di superfici mediante il moto rotatorio della fresa a più taglienti. La lavorazione solitamente si svolge in vari passaggi: dalla sgrossatura alla finitura/lucidatura. La prima consiste nell’asportare velocemente una grande quantità di materiale nel modo più rapido possibile. La fase di finitura consente di ottenere un prodotto conforme al progetto per dimensioni, temperatura e tipo di materiale. La fresatrice è una macchina utensile che viene utilizzata per la fresatura meccanica; è formata da un basamento, la tavola, dove viene fissato il pezzo da fresare, un montante, sul quale è posizionato il mandrino che viene messo in funzione da un motore elettrico. Il mandrino imprime all’utensile di fresatura, la fresa, il moto rotatorio che le consente di asportare il truciolo. È possibile classificare le fresatrici in due gruppi distinti a seconda dell’orientamento dell’utensile; si distinguono in tal modo fresatrici orizzontali e fresatrici verticali. Le prime hanno il mandrino montato orizzontalmente, le seconde invece hanno la fresa orientata verticalmente che possono essere usate per fare dei canali ad esempio scanalature o per pulire il bordo. La fresa è l’utensile che posizionato sulla fresatrice, permette l’asportazione del truciolo; si tratta di un utensile cilindrico con denti taglienti disposti lungo la parte esterna. Lo spazio tra i denti taglienti è il passo della fresa. A seconda del numero e della disposizione dei taglienti si caratterizzano varie tipologie di fresa dritta o sagomata, la fresa dritta serve per definire i bordi ed effettuare scanalature sul materiale plastico; la seconda invece viene utilizzata per tutte quelle lavorazioni che presentano una sagoma cioè un disegno.
Il plexiglass, è un materiale plastico, che negli ultimi tempi, sta riscuotendo consensi sempre più elevati nel settore della grafica e del design ma non solo, e le motivazioni sono da ricercare nelle proprietà stesse del plexiglass.
Questo materiale, infatti, si caratterizza per delle qualità davvero molto interessanti, a cominciare dalla sua strepitosa lavorabilità che lo rende l’ideale per l’incisione di pannelli, specialmente se la tecnica utilizzata è la fresatura. Coloro che operano in tal senso hanno bisogno di un materiale che possa garantire un prodotto finale di altissima qualità, che possa rispondere pienamente alle esigenze della clientela: ecco perché grafici e designer preferiscono il plexiglass, che oltre all’estrema lavorabilità presenta anche altre caratteristiche che lo rendono così gettonato.
Come si può vedere nella foto, Mech & Craft può effettuare lavorazioni di fresatura, anche di piccole dimensioni, possiamo realizzare qualsiasi oggetto e renderlo perfettamente lucido.
Per inviarci il tuo disegno e richiedere quotazioni e tempi di realizzazione scrivi a info@gasplite.com
Le caratteristiche principali che deve avere un file da disegno idoneo per la fresatura, sono come prima cosa il disegno deve essere realizzato in scala naturale utilizzando il millimetro (mm) come unità di misura. Per fare un esempio, se l’obiettivo finale fosse ottenere un rettangolo con le misure di 20×18 cm (centimetri), il disegno dovrà presentare la misura 200×180 mm. Inoltre, è bene ricordare che la fresatura sul materiale viene effettuata seguendo fedelmente il disegno: proprio per questo è bene “cancellare” preventivamente tutto ciò che non deve far parte del disegno. Spesso, infatti, ci si ritrova con elementi superflui o non richiesti come note di testo, quote, linee di riferimento, riempimenti, cross hatching, cartigli e altro ancora. Non è sufficiente “nasconderli” tramite le classiche opzioni di “hidden”, è meglio cancellarli completamente.
Oltre all’importanza di caricare il file del disegno sempre in 2D (e non in 3D), un altro aspetto da tenere in considerazione è evitare accuratamente la presenza di linee, archi o cerchi sovrapposti e collineari; dato che la fresa passerà più volte sopra questi elementi, l’aumento del tempo di fresatura potrebbe causare la bruciatura del materiale, rovinando il lavoro.
L’esperienza maturata nella fresatura del plexiglass permette a Mech&Craft di realizzare prodotti di elevata durata nel tempo. Mech&Craft è la divisione di Gasplite che si occupa della lavorazione di materiale plastico, in particolare fresatura del plexiglass, lavorando in maniera dinamica e innovativa, con una mission molto chiara: soddisfare sempre le esigenze del cliente e fornire la massima professionalità e qualità.
Pillole di Storia sulla fresatrice
Già nel 1664, lo scienziato britannico Hooker faceva affidamento su frese circolari rotanti per creare una macchina da taglio, che poteva essere considerata una fresa primitiva, ma a quel tempo la società non rispondeva con entusiasmo. Negli anni ’40 Pratt progettò la cosiddetta fresatrice Lincoln. Ovviamente, la vera affermazione dello stato della fresatrice nella produzione della macchina deve essere American Whitney.
La prima fresatrice ordinaria nel 1818, Whitney creò la prima fresatrice ordinaria del mondo, ma il brevetto per la fresatrice era British Bodmer (un cavalletto con un dispositivo di consegna) fu il primo a vincere nel 1839. A causa dell’alto costo di produzione della fresatrice, non c’erano molte persone interessate.
La prima fresatrice universale (Brown, 1862) Dopo un certo periodo di silenzio, la fresatrice è tornata attiva negli Stati Uniti. Al contrario, Whitney e Pratt hanno potuto solo dire che hanno gettato le basi per l’invenzione della fresatrice. L’invenzione di una fresatrice che può essere applicata a varie operazioni in fabbrica dovrebbe essere attribuita all’ingegnere americano Joseph Brown.
Nel 1862, Brown degli Stati Uniti ha prodotto la prima fresatrice universale al mondo. Questo tipo di fresatrice è un’iniziativa epocale in termini di dischi di indicizzazione universali e frese integrate. La tavola della fresatrice universale può essere ruotata in una direzione orizzontale di un certo angolo e ha un attacco come una testa di fresatura verticale. Quando ha progettato la “Universal Milling Machine” esposta all’Esposizione di Parigi nel 1867, ha ottenuto un grande successo. Allo stesso tempo, Brown ha progettato anche una fresa sagomata che non si deformerà dopo la rettifica, e quindi ha anche prodotto una rettificatrice per fresa, in modo che la fresa abbia raggiunto un tale livello.